Festa della donna: storie di donne che rendono speciale ogni giorno

pianta di mimosa

Festa della donna: racconti di storie di donne

Voce alle protagoniste

La Festa della donna è un momento di celebrazione, di gioia, di torte meravigliose con cui rendere omaggio a questa giornata ma è anche l’occasione per leggere storie di donne speciali. Speciali perchè nella loro quotidianità fanno la differenza anche con piccole cose. La pasticcera veronese Debora Vena, l’esperta SEO Giulia Bezzi e Gina, Silvia e altre donne non vedenti. Prendiamo posto intorno al tavolo e ascoltiamo i loro racconti attraverso gli occhi delle protagoniste, tre donne speciali che ho avuto il piacere di incontrare nel mio percorso professionale e che ognuna a modo suo, ha contribuito a lasciare il segno.

Il significato della Festa della Donna

Ci sono vari motivi per rendere omaggio alla Giornata Internazionale della Donna e per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche ottenute con grande fatica. Ma anche per lottare contro discriminazioni e violenze di cui le donne purtroppo sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Io ho scelto di raccontarvi la vita di donne che sanno distinguersi nella vita come nel lavoro ogni giorno.
Il significato della Festa della Donna non è per niente banale. La sua origine ci riporta a frammenti di storia di inizio ‘900 quando oltreoceano, le operaie dell’industria Cotton di New York persero la vita durante un incendio.

Delicati fiori gialli di mimosa profumano le case e le scrivanie in ufficio. In cucina, invece, si rende omaggio all’universo femminile con la golosa Torta Mimosa. Volete sapere come si prepara? Ve ne parlo in questo articolo
Ma in questi giorni ero alla ricerca di un modo diverso per festeggiare la Festa delle Donna. Da food blogger volevo che le protagoniste delle mie storie fossero “donne da gustare” come un buon piatto di maccheroni, che vivono o in qualche modo hanno a che fare con il mondo food.

Prima protagonista
Debora Vena

Si racconta per la Festa della donna Debora Vena

Debora Vena è una giovane pastry chef 28enne di Verona dal sorriso dolce e una forte personalità. Ambizione e determinazione sono gli ingredienti ben amalgamati che contraddistinguono il suo carattere e la portano a cercare la perfezione in tutto ciò che fa.

La pasticceria è il suo più grande amore. Quello che la fa alzare alle 4 del mattino per correre in laboratorio e lavorare ogni giorno per tante ore con passione e voglia di fare. Debora è quella donna che riesce a rendere la fatica un immenso piacere, dopping di creatività.

Una strada intrapresa giovanissima che nel tempo ha portato Debora Vena a ottenere riconoscimenti importanti e anche la partecipazione ad un programma televisivo.



Nel tempo ha perfezionato le sue creazioni realizzando dolci unici che vogliono valorizzare il territorio in cui vive. Tra questi c’è la “Brentella” , un dolce che esprime alla perfezione la sua identità e la volontà di promuovere il territorio di origine che è Caldiero in provincia di Verona.

Debora Vena intervistata da Silla e Pepe per la festa della donna
Festa della donna Treccia di Giulietta di Debora Vena
La Treccia di Giulietta creazione di Debora Vena

L’ultima nata in casa di Debora Vena, pastry-chef veronese è la Treccia di Giulietta: un dolce preparato con lievito madre, leggero e digeribile, impastato e intrecciato a mano a ricordare la più famosa treccia lanciata dal balcone da Giulietta al suo amato Romeo.
Impreziosita da petali di rosa cristallizzati, profumata con l’arancio, è resa ancor più golosa dalle amarene.
Quale regalo migliore per festeggiare la Festa della Donna? Ma non solo in realtà perchè adatta ad ogni occasione.
Presto si troverà anche in altre versioni perchè la fantasia di Debora non ha confini. Limone, mandorle e zafferano avvolgeranno i palati più sofisticati nella variante estiva mentre perle di cioccolato bianco, fondente e al latte scalderanno ogni cuore.

Seconda protagonista
Gina, Silvia e le altre amiche

L’universo di Gina per la Festa della Donna

L’acqua sul fuoco borbotta e sospinge il coperchio facendolo alzare un pochino. E’ il momento di buttare la pasta e un pizzico di sale. Il barattolo è lì sulla dispensa, a debita distanza da quello dello zucchero. Il sugo è pronto e giace caldo, basterà immergervi la pasta scolata e mescolare. Sulla tavola la tovaglia presa dal cassettone sotto il fornello con tovaglioli, posate e tutto l’occorrente.  Il pranzo è servito. Tutti in tavola: il marito entra in cucina e si siede, a ruota il figli che rientrano dal lavoro. Poi, come sempre, si finiscono le faccende domestiche: si sparecchia e si lavano i piatti.

Fin qui niente di strano, direte voi.
Quello che normalmente fa qualsiasi casalinga.
Ma a rendere speciale questo pranzo è che a prepararlo sono donne come Gina ipovedenti o non vedenti.

Immaginate di preparare il pranzo chiudendo gli occhi e senza mai riaprirli ascoltare i suoni della vostra cucina. L’acqua che bolle, il sugo che sfrigola, delle posate che tintinnano nella normalità di una tavola di famiglia.

amiche non vedenti intervistate per la festa della donna da Silla e Pepe
Silvia intervistata per la festa della Donna da Silla e Pepe

Gina, Silvia, Patrizia, non sono super eroi provenienti da una galassia parallela. Sono donne – permettetemi di dire – eccezionali, che però vivono la loro quotidianità in maniera semplice e si occupano della casa, della famiglia e dei figli con una naturalezza invidiabile. Resto sempre affascinata dalla loro agilità, dalla sorprendente capacità di adattarsi agli spazi come ad esempio in una cucina. La loro vita non poteva non essere uno dei racconti per la Festa della donna.
Con alcune di loro e altre persone non vedenti dell’Unione dei ciechi di Verona abbiamo organizzato delle cene al buio. Per saperne di più guardate il video della nostra cena al buio

Terza protagonista
Giulia Bezzi

Il web di Giulia Bezzi per la Festa della donna

Apparentemente fuori contesto, Giulia entra nei racconti per la Festa della donna perchè anche se non ama cucinare, adora il cibo. Te lo sa descrivere impastando le parole migliori come fossero materie prime di qualità per sfornare l’articolo web perfetto per sedersi al tavolo con Google.

Conosciuta durante l’evento di digital marketing Food&Love ai Frantoi Veneti Redoro Giulia si è subito dimostrata la persona giusta al posto giusto. Mamma, compagna, professionista sempre sul pezzo. Competente e carismatica riesce a cogliere al volo le opportunità che il web ti sa dare e a farle fruttare al meglio, che per una food blogger come è essenziale come il sale nella pasta.

Giulia Bezzi ‌intervistata da Silla e Pepe per la festa della donna


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