Est veronese cosa vedere: i miei consigli per venire a Verona

I tesori e le eccellenze dell'est veronese

Est veronese cosa vedere: i miei consigli!

A spasso tra storia cultura gastronomia

Oggi vi accompagno a conoscere quella parte della provincia di Verona che confina con il territorio vicentino: l’est veronese. Una delle zone, forse, meno conosciuta e meno popolare di Verona e per questo vale la pena sapere cosa vedere nell’est veronese e cosa mangiare di buono se vi trovate a passare di qui.

Est veronese, territorio ricco di tesori ed di eccellenze gastronomiche

Da Arcole, Cologna Veneta, Soave, passando per Colognola ai Colli, Albaredo d’Adige, Zevio, è possibile conoscere le tradizioni culturali di un tempo mescolate ai prodotti tipici e alla bellezza di un paesaggio rurale che rievocano l’operosità intensa della gente che qui abita. Tra vigneti, meleti, campi coltivati possiamo scorgere borghi antichi, ville storiche, chiese e pievi di tutto rispetto architettonico e di particolare e raro interesse.
L’est veronese è conosciuto anche dagli amici di Bacco. L’aspetto enologico non è affatto da trascurare: qui si producono vini veronesi tra i più conosciuti a livello mondiale come il Soave e il Recioto. Ma in questo territorio si produce anche l’Arcole Doc. Dal 2000 esiste la Strada del Vino Arcole Doc nata per far conoscere questo vino, di fatto è un’associazione di imprese e di enti che si dedicano a valorizzare un territorio attraverso con i suoi prodotti.

Molte sarebbero le cose da raccontare perchè vasto il territorio e perchè ogni paese o borgo ha la sua particolarità.
A tappe cercherò di svilupparle un pò tutte perchè mi piace poter parlare degli aspetti meno evidenti ma comunque molto importanti legati alla mia terra. Questo post su cosa vedere nell’est veronese prendetelo come un assaggio. Se vi piace proporrò altri itinerari e approfondimenti.

Nel mio girovagare per l’est veronese mi ha colpito molto l’Abbazia di Villanova. Un esempio ben tenuto che racchiude tra le sue mura un pezzo di storia significativo che non potete perdere se passate dalla provincia di Verona.

Abbazia di Villanova: cosa vedere nell'est veronese
Abbazia di Villanova, Verona
Abbazia di Villanova

Abbazia di Villanova dedicata a San Pietro – est veronese



L’Abbazia di San Pietro di Villanova costruita nella seconda metà del XI secolo, si trovava in una posizione strategica a metà strada tra la provincia di Verona e quella di Vicenza, sul confine di due diocesi. Punto di passaggio quasi obbligatorio per chi voleva passare tra Tramigna e Alpone, tra collina e pianura, circondata da fertili campagne. Ma soprattutto, risultava vicino alla via Postumia, una delle principali arterie del tempo.

Cenni storici

La storia dell’Abbazia di Villanova è fortemente legata all’abate umanista Pietro Bembo.  All’inizio del Cinquecento, abbandonata per sempre la speranza di una carriera diplomatica, ma desideroso di occuparsi della sua più grande passione ossia la cultura, punta alle investiture ecclesiastiche che gli avrebbero potuto garantire una tranquillità economica. Pietro Bembo, infatti, fu un grande umanista: a lui dobbiamo la prima edizione tascabile del Canzoniere di Petrarca e la Divina Commedia di Dante.

Grazie alle sue conoscenze riesce a farsi affidare da Papa Leone X nel 1517 la commenda dell’Abbazia di S. Pietro di Villanova.
Qui soggiornò parecchie volte durante gli anni di gestione apportando diverse migliorie e affidandola alla sua morte al figlio Torquato.
Interessato più all’aspetto finanziario che religioso Pietro Bembo la fece diventare un punto strategico per l’economia di questo territorio. Testimonianze confermano anche che le camere adiacenti venissero affittate ai mercanti di passaggio in una sorta di albergo.

Cosa gustare sul territorio dell’est veronese

Dopo aver nutrito la mente possiamo pensare anche al corpo! Est veronese cosa vedere ma anche cosa mangiare perchè sono tante le sorprese culinarie da assaggiare. Oggi vi vorrei parlare di due eccellenze gastronomiche che mi  hanno colpito perchè oltre ad essere prodotti locali di qualità hanno un compito assai importante di promozione del territorio.
Una nasce dal vino Arcole Brut, l’altra da una particolare mela di Belfiore, la ” mela Decio”.

Torta Arcolina
Torta Deciotina
I tesori e le eccellenze dell'est veronese
Tortini preparati con prodotti tipici dell'est veronese

L’Arcolina deve il suo nome allo spumante Brut di Arcole che è l’ingrediente principale.
E’ un dolce morbido alla portata di tutti. Si abbina bene con le creme, la panna, frutti di bosco oppure crema chantilly.  E’ fatto in modo semplice con uova farina olio succo di limone e ovviamente lo spumante Brut d Arcole.

L’ingrediente principale a cui deve il suo nome è la marmellata di “mela decio.
Una varietà di mele antiche che si producono nel comune di Belfiore.
La loro particolarità è una polpa molto resistente al calore tanto da essere utilizzate in preparazioni che devono andare in forno. La “Deciotina è preparata con una pasta frolla un ripieno di formaggi ed infine la marmellata di mela decio.

Le meraviglie dell’est veronese non finiscono qui …
Leggete se vi va di Campiano, piccola frazione di Cazzano di Tramigna che lega il suo nome ad un fiore particolare.
Leggete l’articolo



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