
01 Ott Rifugi del Monte Baldo: la cucina di montagna vista lago di Garda
Dove mangiare sul Baldo
Camminatori e buongustai zaino in spalle che si parte per una nuova gita in montagna. Questa volta andiamo ad esplorare le Prealpi Gardesane che si affacciano sul lago di Garda tra il territorio trentino e veneto. E in particolare ci concentriamo sulla punta di diamante, il Monte Baldo. Ormai mi conoscete e sapete che non posso parlarvi di escursioni, trekking e panorami senza citarvi baite e malghe quindi prendete carta e penna per segnarvi i rifugi del Monte Baldo da conoscere. Che sia per una merenda, una colazione o pranzo e cena, le occasioni per sostare in uno di questi rifugi o malghe non mancano e vi assicuro non ve ne pentirete.
Rifugio Telegrafo, Gaetano Barana – Monte Baldo

Parto col botto senza tentennamenti e vi accompagno dritti in vetta. Il rifugio Telegrafo, Gaetano Barana è il rifugio più in quota di tutto il Monte Baldo. Siamo a 2147m s.l.m.. Si arriva soltanto a piedi e da qui si gode di una vista spettacolare grazie alla sua posizione dominante sul lago di Garda. Il rifugio propone piatti tipici della montagna serviti caldi e fumanti e anche la possibilità di alloggio in grandi camerate, come normalmente si trova nei rifugi alpini. Per l’estate lo trovate sempre aperto ma in autunno e soprattutto in inverno l’apertura è nei fine settimana e dipende dalle condizioni meteo. Più di qualche volta in pieno inverno sono stata impossibilitata ad andare avanti per troppa neve. Quindi il mio consiglio è di accertatevi sempre delle condizioni meteo e sentire il rifugio se è aperto. Io prima di una gita dò sempre uno sguardo alle previsioni del mio metereologo preferito: si chiama Nicola e dai sui canali social informa e istruisce il pubblico sul mondo della metereologia in chiave simpatica e non convenzionale.
Sapete perchè il rifugio si chiama “telegrafo”? Perchè si trova a poca distanza da cima Telegrafo, dalla cui sommità gli informatori napoleonici mandavano a valle i segnali.
Per raggiungere il rifugio Telegrafo sul Monte Baldo io di solito lascio l’auto a Malga Ime o Malga Valfredda se la strada è pulita, che si trovano dopo la località di Caprino Veronese. Da qui, imboccato il sentiero Ottaviani, si comincia a salire passando anche attraverso il bosco. Pochi metri ancora e potrete riposare in uno dei rifugi che si incontrano salendo: Rifugio Fiori del Baldo (prendetevi del tempo per ammirare le sculture in legno) e Rifugio Chierego a quota 1911m slm.
Rifugio Altissimo Damiano Chiesa – Monte Altissimo

Il rifugio Altissimo è uno dei rifugi più storici del Monte Baldo a 2060m slm in territorio trentino. Venne costruito dalla SAT tra il 1889 e 1991 superando ben 2 guerre mondiali. La posizione è strategica, da qui si può ammirare il lago di Garda, le Dolomiti e si ha un colpo d’occhio sulla pianura padana fino agli Appennini. La sua cucina è un mix di sapori veneti e trentini proprio perchè è a cavallo tra Veneto e Trentino. Molti prodotti sono a kmo come le mostarde e il pane fatto in casa. Chi non vuole assaggiare un piatto di canederli una volta seduto al tavolo? Ecco che arrivano belli fumanti e magari poi, dato che ci siamo, gulash con polenta. Non dimenticatevi prima di andare via di chiedere una delle loro grappe!
Si può arrivare al rifugio Damiano Chiesa a piedi o in mountain bike. Se volete accompagnarmi venite con me fino al rifugio albergo Graziani in località Brentonico dove lasceremo l’auto per incamminarci. Da qui parte una stradina sterrata che poi diventa sentiero ampia e con una vista da urlo. Prima di iniziare la salita però dobbiamo assaggiare uno dei loro dolci trepitosi coccolandoci il gattone nero seduto in una delle sedie.

Malga Pralongo: non soltanto rifugi sul Monte Baldo

Sul Monte Baldo, terrazza naturale sul lago di Garda, non trovate soltanto rifugi ma anche ottime malghe dove assaggiare prelibatezze locali al fresco. Malga Pralongo è una di queste. La sua posizione è invidiabile a 1300m di altitudine nel Comune di San Zeno di Montagna affacciata sul Garda. Vi si arriva in 10 minuti con un semplice sentiero dal parcheggio Due Pozze. Ma se avete gamba da qui parte anche il sentiero per raggiungere rifugio Chierego e Telegrafo di cui vi parlo poco più in su. Arrivati qui lasciate fuori i pensieri e abbracciate con lo sguardo le acque del lago sotto di voi, se la giornata è limpida distinguerete benissimo la costa bresciana e il fondo del lago fino a Sirmione. La malga è un’antica casara di montagna dove un tempo si lavorara il latte per produrre burro e formaggio, oggi trasformata in ristoro. Con mio marito abbiamo mangiato un gustosissimo tortino alle ortiche e fonduta di parmigiano tiepido che si scioglieva in bocca. D’estate è possibile mangiare nei tavoli esterni ma non accettano prenotazioni.
Ecco uno dei motivi per cui secondo me vale la pena fermarvi a Malga Pralongo: il tortino caldo alle ortiche con fonduta di parmigiano. Qualcosa di paradisiaco che vi farà dimenticare tutta la fatica accomulata.
Se di baite e rifugi di montagna non siete ancora sazi vi posso dare qualche altra dritta e consigliarvi di leggere: malghe in Lessinia, i miei posti preferiti.
